© Letizia Battaglia, Palermo, 1998, il magistrato Roberto Scarpinato con la sua scorta.
Roberto Scarpinato dal 1989 al 1992 ha fatto parte del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, divenendo poi componente della Direzione distrettuale antimafia. Si è occupato di alcuni dei più noti processi di mafia degli ultimi diciotto anni, tra i quali quello a carico del senatore Giulio Andreotti per il reato di associazione di tipo mafioso, e quelli per gli omicidi dell’europarlamentare Salvo Lima, del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, del segretario regionale del Pci, Pio La Torre, del prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, del segretario provinciale della Democrazia cristiana, Michele Reina, nonché delle indagini relative ai progetti di eversione dell’ordine democratico sottostanti alle stragi del 1992 e del 1993. È autore di numerose pubblicazioni in Italia e all’estero. Nel 2008 è uscito il libro “Il ritorno del Principe”, scritto insieme a Saverio Lodato.
Fino al 2010 è stato procuratore aggiunto a Palermo dopodichè è stato nominato Procuratore generale a Caltanissetta nel momento in cui sono state riaperte le nuove indagini sulla strage di via D’Amelio
