Monika Bulaj

(Polonia)

Ms. Bulaj’s photographs bring us into the lives of endangered and oppressed communities while revealing the enduring power of spiritual experiences. She has documented the unspeakable cruelties committed in the name of religion as well as uplifting moments of fellowship among Jews, Christians and Muslims. Her mission, to photograph oppressed religious minorities, she said, is a “kind of moral and ethical necessity.”

«The New York Times»

Fotografa, reporter, documentarista, Monika Bulaj (Varsavia, 1966) svolge la sua ricerca sui confini delle fedi, minoranze etniche e religiose, popoli nomadi, migranti, intoccabili, diseredati, in Europa e Asia, in Africa e nei Caraibi.
Scelta per il TED fellowship e pluri-premiata, all’attività giornalistica e alla collaborazione con numerose testate giornalistiche italiane e internazionali (La Repubblica, Corriere della Sera, Internazionale, National Geographic, The New York Times, Al Jazeera), ha affiancato una costante attività didattica nell’ambito della fotografia.
I suoi libri, di reportage letterario e fotografico, sono stati pubblicati da Alinari, Skira, Frassinelli, Electa, Bruno Mondadori, Feltrinelli, Contrasto, National Geographic.
Il suo penultimo libro Nur. La luce nascosta dell’Afghanistan è stato scelto da Time come uno dei migliori libri fotografici del 2013.
Nel 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale Non-violenza


 

Quest’anno Isole che Parlano di fotografia presenta “Broken Songlines” di Monika Bulaj

La mostra sarà ospitata negli spazi del Centro di documentazione del territorio di Palau dove verrà inaugurata il 10 settembre alle 21.00 e resterà aperta fino all’8 ottobre 2020

 

 

Incontri, proiezioni e concerti a ingresso gratuito, posti limitati,
prenotazione obbligatoria

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