The wasla
The wasla è un’espressione particolare della suite musicale, sviluppata da diverse tradizioni arabe come “Nuba” in nord Africa and “Fasl” in Syria. Tuttavia il termine si riferisce nello specifico alla suite nella musica classica egiziana, praticata tra la fine del diciannovesimo secolo e il 1940. Il periodo, definito come la ‘Nahda era’ è considerato l’età dell’oro non solo nella tradizione musicale egizia ma anche per il vertice raggiunto nel repertorio da solista per oud. “Wasla” è una creazione sviluppata da Tarek Abdallah che si ripropone di rivivere quest’epoca d’oro ma ridando vita al materiale tradizionale, attraverso un approccio differente, tanto in termini di composizione, quanto di interpretaione e improvvisazione. Tarek Abdallah è accompagnato alle percussioni da Adel Shams el-Din, riconosciuto come uno dei più grandi virtuosi del riqq , tamburello della tradizione egizia.
La prima parte della suite è composta da Tarek Abdallah nel modo Bayyati, la seconda utilizzando il Rast e la terza si basa sul Sikah.
The wasla is a personal approach of the Egyptian traditional musical suite, as well from the point of view of the interpretation as of the composition and of the improvisation. The program consists of three wasla-s, within which fit five compositions of Tarek Abdallah. The first wasla in mode Räst is a tribute returned to Mohamed al-Qasabgi (1892-1966), most Grand Master of the art of Egyptian ’ üd in the XXth century, by the interpretation of its masterpiece entitled Sama’ ï Räst. The second completely composed by the artist in mode Bayyätï, varying the use of the complex rhythmic cycles rarely used as in Wasla or Istihlal Bayyätï with cycles simple as Walli Gai. Finally, the third, is shared between an instrumental work of Abdou Dagher (composer and Egyptian violinist) and a vocal work of the artist consisted from a text of the Big Egyptian Poet Fouad Hadad.
Tarek Abdallah (Oud Player)
Tarek Abdallah è un compositore e suonatore di oud di Alessandria d’Egitto. Nato nel 1975, trae ispirazione dall’età d’oro dell’arte dell’oud-solo egiziano (1919-1930), argomento che rappresenta anche il cuore della sua ricerca etnomusicologica. Cresce ad Alexandria, a stretto contatto con i movimenti culturali della città e specialmente con la scena teatrale, e inizia i suoi studi di musicista da autodidatta. All’età di 19 anni inizia a suonare l’oud e incontra Hazem Shaheen con cui, nel 2000, fonda il gruppo Eskenderella. Nel gennaio 2005 consegue il diploma di solista ed insegnante, presso l’Arabic Oud House del Cairo, con il certificato di eccellenza. Contemporaneamente prosegue l’apprendimento con diversi maestri, tra cui l’oudista Hazem Shaheen e il grande compositore e violinista Abdou Daghe. Allo stesso tempo è indirizzato verso il canto marocchino dal maestro Said Chraibi e approfondisce i suoi studi sulla musica persiana con Dariush Talai nella Abbey di Royaumont (Francia). A partire dal 2001 vive a Masiglia. Nel 2009 inizia il master in musicologia alla University Lumière Lyon 2 con la tesi ” the virtuosity in the art of oud in the XXth century “. Tarek Abdallah combina l’esperienza relativa alla trasmissione e divulgazione del liuto arabo attraverso creazioni, masterclass, conferenze e workshop in tutta l’area del mediterraneo, tra cui l’Arab Oud House of Constantine – Algeria, Sultanate of Oman e the Egyptian Cultural center – Paris; ha condotto workshops in Germania all’ Oriental music Summer Academy diSulzburg e con l’associazione ” La Ruche” di Marsiglia. Dal 2013, lavora anche a workshop per la divulgazione dell’arte dell oud tra i bambini, attività promosse da Al Mawred Tprmohaqafy / Culture Resource Foundation in Egitto e il programma culturale del Libano “Action for Hope.” Nel gennaio 2015 ha prodotto l’album WASLA, basato su una suite che include brani di sua composizione e composizioni dell’età d’oro dell’ud egiziano. È accompagnato alle percussioni da Adel Shams el-Din riconosciuto come uno dei più grandi virtuosi del riq , tamburello della tradizione egizia. Attualmente si esibisce in Solo, in duo con AdelSharns El-Din, allargando il progetto in duo al trio con Ghassan Sahhad. Tarek Abdallah ha suonato in solo (recital), in duo, trio e con musicisti di diverse estrazioni musicali, come l’Orchestra di musica barocca Graffiti, Tommy Smith e Pino Iodice ( jazz), Naseer Shamma e Eastern Orchestra (ensamble di 70 musicisti che include Ross Dali e Dhruba Gosh), l’Orchestra of the House of Arab lute, Mustafa Saïd, Hazem Shaheen, Abdou Dagher, Saïd Chraïbi e Darius Tala; Sheik Zein Mahmoud (cantante sufi egiziano), Bijan Chemirani (percussionista iraniano), Manu Théron (cantante occitano). Ha composto per il teatro, per l’opera di Anton Tchekov’s ” The Seagull “, portato in scena da Cie de L’Egrégore. Ha accompagnato i reading di Bernard-Pierre Donnadieu, Fanny Cottençon, Elizabeth Masse , Jacques Bonnaffé, Marie-Christine Barrault e Catherine Allégret nel Festival Le Marathon des Mots in Toulouse. Ha accompagnato l’attrice siriana Fadwa Suleiman al Festival di Avignon 2012 e l’attore francese Boris Terral nel reading “Le Premier Homme” di Albert Camus al Besançon festival “Les Mots Doubs” (Fr). Suona regolarmente in tour in tutta Europa e nei paesi dell’area del mediterraneo. Nel 2015 parteciperà al Womex 2015, la più importante fiera al mondo di world music.
Tarek Abdallah, composer, lutenist and musicologist from Alexandria, draws inspiration from the golden age of the Egyptian oud solo (1910-1930).
He received several teaching masters like lutenist Hazem Shaheen, with whom he founded the “Eskenderella” group in 2000, and the great egyptian composer and violinist Abdou Dagher. He learned the Moroccan singing with Said Chraibi and Persian music with Darioush Tala’i. In 2005 the House of the Arabic lute in Cairo awarded him the diploma of soloist and Professor with the Award of Excellence. Tarek Abdallah lives in Marseille since 2001 and is currently a PhD student in musicology at Université Lumière Lyon 2.
It multiplies the experiences related to the transmission and popularization of Arab Lute through creations, master classes and conferences throughout the Mediterranean. His first album “Wasla” recorded as a duet with the Egyptian master of percussions Adel Shams El-Din, was released in January 2015 (Buda Musique). This album proposes to revive the Golden Age of this tradition through a personal approach to Egyptian musical suite, both in terms of composition, interpretation and
improvisation.
Official Website: www.tarekabdallah.com
Adel Shams El Din (Riqq Player)
Adel Shams El Din è riconosciuto come uno dei più premiati ed importanti musicisti di riqq e percussionisti del mondo arabo. Nato a Cairo il 18 giugno del 1950, si trasferisce ad Alessandria dove apprende la sua arte nel modo tradizionale. Il suo approcio alla musica è caratterizzato dall’imprinting in una famiglia di amanti della musica. Suo fratello maggiore era un musicista e poco dopo anche Adel Shams seguirà i suoi passi. A 11 anni si esibisce per la prima volta sul palco dove troverà, pochi anni dopo, la sua casa. Studia contemporaneamente musica e ingegneria meccanica all’università di Alessandria e spesso suona con l’orchestra dell’università. Il suo mentrore e docente era il brillante musicologo e compositore Fathi Gunayd il quale li insegnò non solo i ritmi e le strutture base della percussione, ma anche le scale arabiche Maquan, seguendo un processo di apprendimento ad orecchio, attraverso le partiture , la storia della musica e la teoria. Ha continuto i suoi studi in ingegneria meccanica solo a sufficenza per potersi immergere completamente e passare gran parte del tempo a contatto con lo studio e la pratica della musica che lui amava. Nel 1970 mentre era ancora studente, Adel assiste ad un concerto alla Opera House Sayeed Darwish di Alessandria, dove ha l’occasione di ascoltare per la prima volta il solidta di riqq dell’ orchestra, Samir Ben Yamine (in quel tempo uno dei più grandi maestri del riqq insieme ad Hassan Anwer). Adel fu così incredibilmente colpito e ispirato da quel concerto che immediatamente comprò il riqq e ritornò notte dopo notte all’Opera house per osservare le mani di Samir il più vicino possibile, lavorando senza sosta, sviluppando una propria tecnica, provando e perfezionando i movimenti che osservava fare a Sarnir. Sei mesi dopo, quando Sarnir lascia l’Egitto per continuare la sua carriera a Londra, Adel viene scelto per sostituirlo come solista riqq dell’Orchestra dell’ Opera House. Pochi mesi dopo viene richiesto come solista anche per la Radio di Alexandria per entrambe le orchestre, evento che avviene per la prima volta nella storia. Nonostante questi lusinghieri riconoscimenti, dopo la tesi inizia a lavorare come ingegnere meccanico. Inizialmente si arrende e relega nello spazio dell’hobby la musica. Ma le condizioni di lavoro alle ferrovie egiziane erano così terribili e poco soddisfacenti da indurlo, poco tempo dopo, a ritornare a dedicarsi itegralmente alla musica, focalizzando ancora una volta la sua vita su di lei. Gli anni seguenti li impiega suonando in ensable di musica tradizionale e gruppi di danza folk. Nel 1979 arriva la scelta che deciderà le sorti di Adel come musicista. Uno dei gruppi con cui suonava, The Folkloric Dance Troup di Alexandria, lavora con il rinomato coreografo Ali Gindy e viene scelto per un tour europeo in Francia e Svizzera. Adel partì con loro ma non ritornò in Egitto, bens¡ fu assunto immediatamente in un famoso cabaret nel centro di Londra, dove però hanno inizio le problematiche relative al suo work visa, ragione per cui li viene richiesto di lasciare temporaneamente il paese. In attesa del permesso per l’UK viene accettato dalla Francia, come rifugiato da un uffiale dell’ambasciata inglese a Parigi il quale da inizo ad un processo per provare che tutti i suoi documenti erano in ordine e validi. Per sei mesi ogni settimana Adel si presentò in ambasciata, fino a quando il visa scadette. Adel non si arrese e non ritornò in Egitto, bensì restò a Parigi, nonostante le enormi difficoltà legate al non conoscere la lingua, e non avendo nessun contatto o impiego. Tuttavia riesce ad entrare in contatto con la comunità araba di Parigi e inizia a lavorare al cabaret The Nouvelle Etoile, dove il contratto regolare gli permette di ottenere un visto legale in Francia. Qui entra a contatto con i ritmi del Marocco, Algeria e Tunisia e il suo impiego diviene una sorta di seconda formazione in musica araba. Sopratutto grazie al suo orechio e alla sua preparazione musicale rompe lo stereotipo comune che suppone che i musicisti egiziani non siano in grado di suonare su strutture ritmiche nord africane. Ma esiste un lato oscuro nel suonare in cabarets per lo più noti per la criminalità e la violenza, con una guerra sotterranea tra gangsters e pimps che spesso sfociavano in un lago di sangue. Infatti il suo impiego alla Nouvelle Etoile finì quando il proprietario fu ucciso. Questa sfortunata coincidenza diede il definitivo impulso alla sua carriera. Non era mai stato soddisfatto nel suonare musica popolare sempre in cabarets, matrimoni, parties, cercava un cambiamento creativo, soddisfacente, fatto di registrazioni, come ai tempi della sua affermazione con le orchesrte radio di Alessandria. A questo punto aveva già suonato con musicisti del calibro di Hanni Shaker, Samir Saroor, Ahmed Wahbi, Bel Khyat, Doukaly, oppure come collaboratore stabile di Wadi Al Asafi, famoso cantante profugo a Parigi durante la guerra di Beirut. Velocemente Adel diventa uno dei piu richiesti musicisti di ricqq e percussioni di tutta la Francia e agli inizi degli anni ’90 decolla la sua carriera internazionale accompagnando Al Kindi e alcuni dei più grandi cantanti ed interpreti del mondo arabo come il tunisino Loutfi Bouchnak; l’iracheno Hussein Al Azemy; il siriano Sabri Moudallal, Adib Al-Dâyikh, Omar Sarmini, Abed Azrie e Hamza Shakuur; l’oudista palestinese Adel Salameh; il suonatore turco di buzuq Issa Hassan; l’oudista marocchino Saïd Chraibi; o con musicisti del calibro di Jean Michel Jarre, Michel Sanchez, Zakir Hussein. Ha continuato ad allargare i suoi orizzonti suonando sulla matrice flamenco con Renauld Garcia Fons oppure musica medioevale con Magali Imbert, jazz con Jean Luc Fillon, musica folk, classica e d’avanguardia con Klaus Huber. Ha registato più di 50 cds, partecipato alla colonna sonora di una dozzina di films, partecipando a centinaia di concerti ogni anno in tutto il mondo. Ha anche registrato un album in SOLO The Forty Rhythms From The Middle East, fatto con l’esplicita volontà di svelare la complessità ritmica del mondo arabo e i ritmi usati tanto nella musica classica quanto in quella tradizionale. Quarante rythmes du moyen-orient è un disco sorprendente, con un libretto tradotto in 3 lingue, veria e propria pietra miliare per conoscere la percussione nel mondo arabo.
Adel Shams El Din *Adel Shams El-Din* is a traditional percussionist native of Alexandria in Egypt, born in 1950. He is now considered one of the most talented riq player (classical Arabic tambourine). Initiated percussion at the age of 11, he received the teaching of the brilliant musicologist and composer Fathi Guened and made his professional debut in 1970 at the radio of Alexandria and the Opera Orchestra of Alexandria as riq soloist. He arrived in France in 1979, it integrates very quickly in various sets of Oriental music, including the Al-Kindi Ensemble, of which he is a founder and with whom he toured worldwide. He played with Syrian singers Sabri Moudallal, Adib Al-Dâyikh Omar Sarmini, and Hamza Abed Azrie Shakuur ; with the great Moroccan master of the oud Said Chraibi, Tunisian singer Lotfi Bouchnak and also with international artists such as Jean-Michel Jarre, Michel Sanchez
and Zakir Hussein to name a few.
Official Website: adelshamseldin.webs.com