Josin
(Germania)
Josin (Germania)
voce, tastiera ed elettronica
Spesso celebrata dalla critica come una sintesi tra Björk e Thom Yorke, la tedesco/koreana Josin, ha maturato una cifra stilistica alquanto personale, ora algida e contemporanea, ora caratterizzata da una fragile cantabilità, sostenuta da una tessitura strumentale da lei stessa creata alle tastiere. La sua poetica – ambient, elettronica, legata a correnti del minimalismo – è al servizio di canzoni indy profondamente emozionanti.
BIO:
Nata a Colonia da madre coreana e padre tedesco, entrambi cantanti d’opera, Josin cresce con la musica nel sangue, in un contesto domestico in cui la musica assume il centro della quotidianità. Mentre frequenta la scuola di medicina a Nizza, diventa dirompente il desiderio di dedicare la sua vita all’esplorazione del mondo della musica, una pulsione che diventa irresistibile e la porta ad interrompere gli studi per iniziare la sua carriera da solista. Il suo debutto avviene con un EP, un dinamico punto di incontro tra musica elettronica e forma canzone, abbracciando tradizioni differenti, con influenze legate tanto alla musica classica come alla tecno. Lavora fin dal principio in autoproduzione, aspetto che la porterà a muoversi liberamente e senza condizionamenti, per arrivare ad elaborare uno stile in cui convivono una fragile ed intima vocalità, per lo più sussurrata e spesso in falsetto, un utilizzo misurato delle sezioni degli archi, al servizio di composizioni sorrette da una architrave minimale realizzata con le tastiere, con cui realizza spesso degli arpeggi e frasi in contrappunto. Ha suonato in tour con band come RY X, BOY, Roosevelt, e Sóley, alternando le sue performance in festival su palchi di grandi dimensioni a intime esibizioni in gallerie d’arte e clubs. Il suo album In The Blank Space è stato accolto dalla critica come una sintesi sorprendente dell’art-pop degli ultimi vent’anni. In qualche modo Josin raccoglie l’eredità delle pagine sperimentali dei Radiohead e di Björk, ma le attualizza con un algida e contemplativa atmosfera che rimanda alla sperimentazione elettronica della scena tedesca.