Alberto Masala / Marco Colonna
(Italia)
ALBERTO MASALA / MARCO COLONNA (Italia)
Alberto Masala, parole
Marco Colonna, sassofoni e clarinetti
“Nel mio mediterraneo non ci sono vincitori” è un dialogo serrato a due voci di grande forza evocativa, che vede insieme Alberto Masala, tra i massimi esponenti della poesia contemporanea con radici, e Marco Colonna, circolare e ipnotico clarinettista, figura di riferimento nella musica d’avanguardia italiana.
Marco Colonna, clarinettista romano apprezzato sia in ambito classico che jazzistico, attivo da circa vent’anni nella musica di ricerca ed esponente di spicco delle nuove generazioni della musica creativa in Italia, in questo appuntamento duella in note con i versi di Alberto Masala, poeta e scrittore sardo, che vive a Bologna e predilige la dimensione orale della poesia donata in forma di canto, condividendo con il pubblico l’energia vitale della performance concertistica.
ALBERTO MASALA
Nasce a Ozieri, nel Logudoro (la madre, donna Antonina Minutili Campus, era di Pattada, il padre, dottor Tullio Masala, sassarese); nel 1975, si laurea all’Università di Sassari e lascia la Sardegna. Dopo un breve momento nelle Cinque Terre, prende come base Bologna, ma trascorre periodi in Francia, a Venezia, Berlino, Istanbul, frequentando anche altre città europee.
L’aver praticato molti paesi gli consente di parlare e scrivere in diverse lingue, anche mescolandole fra loro in un linguaggio che egli stesso definisce “linguaggio di confine”. Ne deriva una produzione letteraria variegata e diffusa, tanto che è conosciuto e pubblicato in Spagna, Francia e Stati Uniti prima ancora che in Italia, dove decide di pubblicare soltanto nel 2000. Importante nella sua formazione l’incontro con la Beat Generation che avviene per la prima volta ad Amsterdam nel 1983, nel festival “One World Poetry” diretto da “Soyo” Benn Posset, principale organizzatore e agente dei Beats in Europa, col quale sviluppa un’amicizia e una frequentazione che durano fino alla morte di Benn avvenuta prematuramente nel 1994.
Aspetto fondamentale della sua poesia è la diffusione attraverso l’oralità e le arti performative. Nelle sue performance spesso agisce insieme a musicisti di diverse provenienze. Ha diretto progetti d’arte in varie parti d’Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Sardegna), è stato fondatore e direttore artistico del Nowall. In seguito ha partecipato a iniziative come la nascita del Link a Bologna.
Ha tradotto autori come Jack Kerouac, Judith Malina, Lawrence Ferlinghetti, Serge Pey, Hawad, Peppino Mereu, Raúl Zurita.
Nel suo percorso anche teatro, cinema, radio. Fra gli altri, per il programma radiofonico Storyville in onda su Radio 3 ha dato voce alle serie su Tom Waits e Allen Ginsberg.
Come poeta ha partecipato a molti fra i principali festival europei, è stato ospite di numerose Università, del Centre National du Livre e del Palais de Tokyo di Parigi, del YBCA (Yerba Buena Center for the Arts) e della San Francisco Public Library, del Teatro Nazionale di Baghdad, del Trinity College di Dublino. Suoi testi sono stati ridotti per teatro, radio, video, in Italia, USA, Francia. Da anni sperimenta in concerto. Fra le sue principali collaborazioni, Paolo Angeli e Marco Colonna. Ha scritto testi per la musica, fra cui “Mercy Mercy Mercy (a continuum for Jaco Pastorius)”, con anche le ritmiche e gli andamenti. Altrettanto rilevante è la produzione nella lingua madre, il sardo logudorese, spesso ripresa e interpretata da Su Cuncordu Bolothanesu nel canto a tenore e, da lui stesso, sia nei dischi del gruppo Rap Stranos Elementos che in altri progetti.
Sulla propria opera, che nella sua singolarità rientra bene nella Nuova letteratura sarda, sono stati fatti diversi studi, e nel 2011 Marzia D’Amico ha scritto una tesi di laurea presso l’Università La Sapienza di Roma, intitolata Provenire da estremi. Una mappa geopoetica per il performer Alberto Masala e discussa con il professor Tommaso Pomilio.
Opere letterarie in lingua italiana
- Mediterranea, con fotografie di Massimo Golfieri, Nuoro, Il Maestrale, 2000. ISBN 978-88-86109-44-4
- Proveniamo da estremi, (libro + CD) con Fabiola Ledda e Antonio Are (Erosha/ETL, Bologna 2002). ISBN 88-900770-1-8
- TALIBAN. I trentadue precetti per le donne, bilingual edition translated by Jack Hirschman with Raffaella Marzano. Bologna, ETL, 2001 (nuova edizione 2007). ISBN 978-88-900770-0-5
- Geometrie di libertà, con Luca Panzavolta e Antonio Barocci, Arezzo, Zona Editrice, 2004. ISBN 978-88-87578-71-3
- Alfabeto di strade (e altre vite), Nuoro, Il Maestrale, 2009 (nuova edizione 2011). ISBN 978-88-89801-68-0
- Paesaggi d’Autore. Itinerari turistici. Raccontati da Marcello Fois e Alberto Masala, di Marcello Fois, Reggio Emilia, Diabasis, 2010. ISBN 978-88-8103-653-0
- Geometrie di libertà. Terza scrittura, con Marzia D’Amico e Alessandro Giammei. Nuoro, Il Maestrale, 2012. ISBN 978-88-6429-111-6
- La formula esatta della rivoluzione – romanzo con Marcello Fois e illustrazioni di Otto Gabos. Istos, 2016. ISBN 978-88-6940-042-1
- Piangete, Bambini! – poesie illustrate da Daniela Pareschi. Il Barbagianni, 2017. ISBN 978-88-978-6505-6
- BUSHIDO – per il CD di Marco Colonna (sax baritono solo). Co-prod. SetolaDIMaiale – Fonterossa – Amirani 2017.
Pubblicazioni in altre lingue
- TALIBAN. Trentedeux préceptes pour les femmes, traduit par Ambre Murard. Préface de Serge Pey. éditions n&b, France, 2003. ISSN 1275-224X (WC · ACNP) – ISBN 2-911241-30-4
- In the Executioner’s house, translated and prefaced by Jack Hirschman, C.C. Marimbo, Berkeley, USA, 2003 – (2 ed. 2007). ISBN 1-930903-17-0
- TALIBAN, The 32 Precepts for the Women, translated by Jack Hirschman with Raffaella Marzano. New edition. CC Marimbo, Berkeley, USA, 2013. ISBN 978-1-930903-78-4
- Alphabet of Streets, translated by Jonathan Richman, edited by Jack Hirschman, CC Marimbo, Berkeley, USA, 2016. ISBN 1-930903-86-3
MARCO COLONNA
Clarinettista, improvvisatore e compositore di Roma.
Marco Colonna, nato a Roma il 21/12/1978, inizia a suonare il clarinetto all’età di otto anni. Attivo da circa vent’anni nei più vari ambienti musicali, si forma sotto la guida di Piero Quarta e Gaetano Zocconali, frequenta il conservatorio Licinio Refice di Frosinone e si perfeziona nei seminari con Alfredo impulliti e Achille Succi. Si specializza nell’esecuzione di musica contemporanea con il maestro Harry Sparnaay. Parallelamente si occupa di musica per teatro, cinema e documentari, collaborando con Rai Trade e con le compagnie Centro Mediterraneo delle Arti, Artes, Piccolo Brancaccio, L’Orologio. Dedicatario di molte opere per clarinetto basso e clarinetto contrabbasso solo – di compositori come Giorgio Colombo Taccani, Dan Di Maggio, Sofia Mikaelyan, Shigeru Kan No – partecipa alla biennale di Venezia e al Festival Cinque giornate di Milano, con un programma di prime esecuzioni assolute per clarinetto contrabbasso solo. In ambito jazzistico suona con Andrew Cyrille, Gebhard Ulmann, Omar Tamez, Ivano Nardi, Michele Rabbia, Silvia Bolognesi, Eugenio Colombo, Antonello Salis, Butch Morris e molti altri. Segnalato nel 2014 fra i migliori nuovi talenti e musicisti per la rivista Musica Jazz, si distingue inoltre nelle categorie Sax Baritono e Altri Strumenti per la rivista Jazz It. Coproduce insieme a Fonteroosa Records di Silvia Bolognesi il disco DESMADRE in duo con Agusti Fernandez, e di prossima uscita il Ghost Trio con Silvia Bolognesi e Ivano Nardi.
Il suo gruppo Unity è stato presentato in anteprima presso la Sala A di Radio Tre e mandato in onda in prima serata per Radio Tre Suite. Scrive su Musica Jazz un articolo dedicato a FRED HO che segue idealmente il suo lavoro per solo sax baritono ‘The Joyful Breath of The Dragon’. Sempre la stessa rivista pubblica il disco UNITY del gruppo omonimo, quintetto da lui guidato, caratterizzato dalla peculiare formazione a tre fiati, di cui fondamentale presenza è il fagotto, il piano e la batteria. Il suo trio MC3 è stato prodotto dal club romano Ventotto Di Vino e propone una sintesi fra groove, origini mediterranee e libera improvvisazione. Collabora e accompagna i reading di Alberto Masala, in concerti per voce e clarinetti sulle liriche dello stesso poeta.
Partecipa a Festival Internazionali come Roccella Jonica, Musica Sulle Bocche, Visiones, Encuentro di jazz e Musica Viva. In ambito folk suona nel gruppo Acquaragia Drom con cui registra un disco (Rom Kaffè) e realizza tour in Messico, Usa, Malesia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Germania e in tutta Italia, partecipando ai principali festival di World Musica come Sziget (Ungheria) , Rain Forest World Music Festival (Malesia), Roma Incontra il Mondo, NYC Gipsy festival.
Segnalato dalla rivista Musica Jazz fra i migliori giovani talenti del jazz italiano nel 2012.
Luigi Onori dedica a lui una pagina su Alias del Manifesto, definendolo “Uno dei migliori creatori di musica della sua generazione”.
Discografia selezionata:
- Africa Roots (Rai Trade)
- The Moon Catcher (Short Fermata)
- La gatta nel sacco (Labirinti Sonori)
- Saragolla (Musica delle Sfere)
- Reification (short fermata)
- Rom Kaffè (finisterre)
- Impromachine (HoaxHobo)
- Domino’s Tale (Slam Records)
- Il Mandorlo (Jambona Lab)
- In Ordine Sparso (Lake Records)
- Distopia (Brigadisco)
- the Better Way (AFK)
- MC3 OUR GROUND 28records
- DESMADRE (Fonterossa)
- L’UOMO POCO DISTANTE (Fonterossa)
- SENSE VARIATIONS
- THE JOYFUL BREATH OF THE DRAGON
- BRIGHT LIGHT BIG CITY
- ACAB