Tenore Santa Nostasia de Buddusò
(Sardegna)
Tenore Santa Nostasia de Buddusò (Sardegna)
Giovanni Maria Marongiu ‘oghe
Antonello Saba mesa ‘oghe
Angelino Marongiu contra
Antonello Satta bassu
Puo sembrare un’esagerazione, o comunque un’affermazione un po’ banale, ma nelle voci di questi cantori vi è veramente qualcosa di eccezionale, una potenza di emissione che desta meraviglia sin dal primo momento. ll canto di Buddusò riporta molte caratteristiche originali, a partire dalla definizione stessa delle quattro parti, con l’utilizzo del termine teltzu (terzo) a indicare la voce principale e tenore a indicare su bassu. ll repertorio è particolarmente articolato, specialmente per le forme a ritmo libero.
La successione di s’arressa, boghe andende, fanfarina e antiga arricchiscono la struttura del canto che si presenta come una sorta di suite concludendosi, caso molto interessante, con l’intervento del coro (sas almas) che ripete i versi intonati da su teltzu al posto delle consuete vocali nonsense.
I quattro cantori, per via della potenza vocale e per la grande simpatia sono un gruppo difficile da dimenticare.
Una volta ascoltati rimarranno decisamente impressi nella memoria degli ascoltatori, ancor di piu se si ha la fortuna di sentirli senza amplificazione. La formazione rappresenta il canto in un paese che apparentemente sembra essersene allontanato pur vantando una tradizione di altissimo valore documentata sin dagli anni ’50.
Il Tenore Santa Nostasia si esibisce regolarmente nella propria zona, dove è particolarmente apprezzato, specialmente per via dell’impegno durante i momenti in cui il canto è funzionale alla vita dell’intera comunità come durante il carnevale e le tante feste del paese.
Per via degli interessantissimi aspetti timbrici de sa moda di Buddusò i cantori partecipano abbastanza spesso a convegni, seminari e concerti, oltre che a numerose rassegne di canto. [F.C. e S.P.l